Gay/single/uno contro tutti



Io contro tutti, 
la complicità la si puó pretendere solo dagli amici.
La scelta è sempre quella, dura, fredda, ma decisiva.
Dobbiamo agire egoisticamente per andare verso la cosa migliore?
O ci freniamo, con il rischio che la persona che vuoi proteggere, possa fare la mossa opposta e ti calpesti?
Il mio orgoglio è gigantesco e negli anni ho lavorato tanto, plasmando le esperienze e estraendo il meglio per metterlo un po' da parte quando voglio bene a qualcuno.
Ma quando cado nell'ennesima trappola, torno indietro, i progressi fatti evaporano e il mio sangue si sporca di nuovo.
Rabbia, vendetta, pensieri orribili passano nella mia testa.
Ringrazio ancora una volta la vita frenetica che mi distrae e inietta cose nuove nel cervello ogni giorno.
Chi, puó dire chi merita o non merita il nostro rispetto?
Pian piano con l'accumulo delle esperienze una persona dovrebbe captare un qualche segnale per riconoscere di chi ci si puó fidare.
Io ancora non ci riesco.